Prossime partecipazioni


26 sep 2010 - Stralugano 2010 -

giovedì 16 settembre 2010

Breve aggiornamento corse passate e future

Brevissimamente:

Domenica 12 settembre ho corso il "Giro da Paura" all'Idroscalo: 6,15km in 25'27" a 4'08"/km di media.

Domenica 19 settembre: Mezza di Monza. Senza grosse pretese di PB: pare che sia piuttosto mossa come tracciato e non velocissima. diciamo che sarebbe un grande successo stare sotto 1h35", con una media di 4'25/4'30 al km.. Attualmente però il mio allenamento specifico per la mezza è molto approssimativo.
Risultato: 1h36:13 ... non mi lamento, ma tra un mese punto a scendere sotto i 90'.

Domenica 26 settembre: Purtroppo salterò la Stralugano. Sarà per il prossimo anno.

Domenica 3 ottobre: 1° Giro del lago di Varese PB sulla mezza maratona con 1h34' basso; 1h52 sui 25km.. percorso difficile a detta di molti ma, visto che a me è sembrato invece piuttosto agevole, ora Trecate non fa più paura e voglio almeno 89'!!!


4-8 ottobre: allenamenti fermi causa mal di gola/raffreddore/febbrina


Domenica 17 ottobre: Trecate Half Marathon. Qui non si scherza.. si va alla caccia del PB in mezza maratona e l'intenzione è di chiudere sotto 1h30'..

Domenica 24 ottobre: Trofeo Montestella: in attesa e preparazione della mezza del Ticino, facciamoci una bella 10km, che magari ci scappa pure il PB sulla distanza.

Domenica 14 novembre: Mezza maratona del Ticino a Tenero (CH). Gli esami di riparazione qualora manchi il PB a Trecate..

ciao ciao
c.

martedì 20 luglio 2010

Good vibrations


Ieri in allenamento ho finalmente avuto delle belle sensazioni. Ho subito voluto scriverne perchè era da tanto che non ne provavo. Nonostante il caldo e la mia ormai inseparabile sciatichetta (che sembra ormai cronicizzata e non mi dà poi un gran fastidio) sono riuscito a fare quasi 12km a 4'30" di media. Niente di che, sicuramente, ma sono venuti senza grande sforzo, con relativa facilità e quasi in progressione. Mi sembra che il metodo di alternare allenamenti sulla velocità nelle distanze brevi (5/6km) ad altri un po' più lenti su distanze però più lunghe, stia pagando in termini sia di prestazioni che di freschezza di gambe. Del resto finchè fa così caldo penso di evitare di superare i 15km in allenamento, anche considerando questa mia recente infatuazione per le tratte brevi... certo magari almeno un paio di mezze nel corso dell'anno penso proprio di farmele, ma ci tengo a migliorare innanzitutto i miei tempi sui 5/10k, ed è a questo che mi dedicherò prossimamente: obiettivo primario è arrivare a correre i 10k sotto i 40' ed i 5k sotto i 19'. 
Alla luce delle performances attuali mi sembra un traguardo piuttosto ragionevole.

lunedì 19 luglio 2010

New Balance RC152 - A1 da paura!


Eccola qua, la scarpettina cui non ho saputo resistere.
Trovata ad una 50ina di eurozzi su internet, mi sono detto: perchè no?!? voglio proprio vedere che faccia ha una A1.
La sera stessa in cui mi è arrivata non ho opposto resistenza e l'ho calzata immediatamente, pronto ad una bella uscita per un allenamento veloce (ma sempre relativamente veloce!).
Le prime impressioni sono veramente strane: le scarpe più leggere a mia disposizione prima di queste erano le Nike Skylon 11 che - pur essendo delle A2 - pesano quasi un etto in più cadauna. Le RC152 hanno infatti segnato appena 154 gr. sulla bilancia (#40,5): una volta al piede non si sentono quasi! Ovviamente questo ha anche i suoi lati negativi: scordatevi qualsiasi ammortizzazione sul tallone: la risposta è assolutamente secca ed anche all'avanpiede non va poi così meglio. Non so.. come appoggio mi hanno fatto un po' pensare alle classiche Superga, quelle in tela, per intenderci.
La sensazione quando si corre è quella di sentire anche i sassolini più piccoli sotto la suola. In realtà non è proprio così, e la mia uscita per un 5km veloce su strada asfaltata è stata comunque piacevole.. certo, non le userei mai sull'acciottolato nè per distanze superiori ai 7/8km, almeno alle mie andature "veloci" (3'50"-4'00"/km).   Già dopo la prima uscita qualche minimo risentimento tendineo mi sembrava di averlo, perciò le riservo da qui a (spero) pochi mesi, quando riuscirò a tirar via quei 20/30" al km o - al limite - per qualche uscita su pista, se mai ne facessi. Una caratteristica positiva - almeno in estate - è l'estrema porosità del mesh: il piede è sempre ventilato, anche con queste temperature micidiali. Non so se questo potrà influire sulla durata e/o sulla robustezza della scarpa, e lo scoprirò solo vivendo.
Il battistrada sembra molto, molto morbido ed è evidente che non possiede quelle doti di durabilità e resistenza all'usura di una A3 (ma neanche di quella di una Skylon, per dire). Ad una prima occhiata non penso che possa durare più di 100, 150km senza diventare completamente liscio. Anche per questo comunque rimando ad un aggiornamento di queste prime impressioni, da fare da qui a qualche mese.
Per adesso me le guardo e me le godo, poi vi farò sapere.

domenica 18 luglio 2010

16 Luglio: Orino di corsa!


..mi scuso per il titolo del post, ma non ho resistito! :-)

In realtà il Circuito serale di Orino (nella parte nord della provincia di Varese, verso il lago Maggiore) è veramente una bella gara, tosta e ben organizzata, con una gran partecipazione di pubblico che non manca di far sentire il proprio coinvolgimento ai partecipanti durante tutta la gara.  Mi sono trovato a scegliere questo evento assolutamente per caso: in estate queste garette corte sono quello che ci vuole.. 5/6km tirati, anche con il caldo africano di questi giorni, non arrivano a distruggerti come potrebbero fare 10/12. Per questo quando ho visto che in rete poi parlavano molto bene delle passate edizioni, non ho esitato e mi sono iscritto. Del resto ero reduce dalla Jackpot Run della settimana scorsa e - visto che comincio a diventare dipendente dall'adrenalina che si rilascia in gara - ho deciso di provare anche un percorso un po' più vario e ricco di saliscendi.
Arrivato ad Orino con un certo anticipo, mi preoccupo subito di ritirare il  pettorale. L'operazione, grazie alla preiscrizione online, è rapidissima e passo subito a fissare il mio bel numero 38 sulla maglia. Purtroppo alla fine della gara il pettorale andrà restituito e non sarà possibile tenerlo per ricordo, come succede di solito. Del resto è comprensibile: lo scopo dell'iniziativa è principalmente benefico e l'intero ammontare delle iscrizioni viene devoluto ad una coppia di volontari che si occupano di assistenza in Africa. Immagino quindi che i costi dell'organizzazione debbano essere coperti esclusivamente dagli sponsor.
Comunque, non senza fatica riesco a trovare gli spogliatoi e me ne parto per un giro di riscaldamento, anche per cercare di farmi un'idea del tracciato.
Su internet, in alcuni blog, avevo trovato qualche riferimento ad un tratto particolarmente impegnativo nella parte iniziale del percorso. Effettivamente, alla partenza - già comunque in buona pendenza - dopo circa un km, segue uno strappo decisamente notevole: ad una salita, abbastanza normale  di un centinaio di metri ne seguono altri cento decisamente più ripidi, penso con una pendenza attorno al 12-15%.
Arrivati in cima si ridiscende per circa un km verso la linea di partenza, si percorre una tratto in acciottolato di circa 100m piuttosto scoscesi, si oltrepassa la partenza uscendo dal paese e si fa l'unico km in piano della gara per poi ripassare dal via e percorrere una seconda volta il giro nel paese fino al traguardo.
Qui comunque ho messo la mappa del tracciato con l'altimetria.
Totale - più o meno - 5,7km. Nonostante si sia a circa 450m slm poi, la temperatura è decisamente elevata: alle 20:30, subito prima del via, è di circa 30°.
Dopo la consueta gara dei bimbi, tocca quindi ai grandi.
Memore dello schiaffo rimediato alla Jackpot, stavolta mi riprometto di partire molto più accorto, anche nella previsione di dover affrontare per due volte quella salitona spezza gambe.
In realtà parto si più lento, ma sempre troppo veloce. Stavolta il conto non mi si presenta subito, ma all'inizio del quarto km, quando si tratta di affrontare nuovamente il giro del paese. La salitona stavolta è una vera e propria mazzata e gli ultimi dieci metri sono costretto a camminarmeli.
Un concorrente che mi seguiva, accortosi della mia crisi, mi incoraggia a tenere duro e così riprendo a correre, pensando che ormai è tutta solo discesa fino al traguardo.
All'arrivo sono talmente stanco che mi dimentico di stoppare il Garmin. Poco male, tanto dalle rilevazioni si riesce a risalire comunque al tempo finale: 24'49" ad una media di 4'16"/km. Sinceramente non saprei come interpretare il risultato: la mia posizione all'arrivo è esattamente da centro classifica: 88° su 165 concorrenti. Avrei potuto sicuramente fare di meglio con un po' di allenamento specifico in più, sia sulla distanza che sulla pendenza, ma per ora va bene così: vuol dire che l'anno prossimo ci saranno grandi margini di miglioramento.
Al ristoro poi contravvengo a qualsiasi regola di corretta alimentazione post gara e mi sparo 5/6 fettazze di pane e Nutella, più un paio con la marmellata, seguite a breve giro di posta da una bella birra freschissima.
Arrivederci al 2011, Orino!!

martedì 13 luglio 2010

Aggiornamenti vari: allenamenti, Jackpot Run etc. etc.


Allora, giugno e soprattutto luglio, stanno segnando alla grande il recupero degli allenamenti: riesco ad essere costante ed ho finalmente incomiciato ad inserire un po' di qualità in più, cosa che finora non riuscivo a fare, a causa della mancanza di adattamento alle temperature di questi ultimi giorni.
La settimana che si è appena conclusa ha visto 5 giorni di allenamento ed una gara, per un totale di poco meno di una 60ina di  km.

Che dire della Jackpot Run? Una 5.7 km veramente ben organizzata e con un buffet post-gara ancora migliore. Ho fatto veramente bene a sceglierla come esordio nel mondo delle gare FIDAL: pianeggiante, piuttosto veloce e con quell'arrivo in pista che da quel non so che in più.
Unica nota stonata della serata è stato l'arrivo a Magnago, ma è stata colpa mia che non ho voluto prendere l'autostrada (anche un po' per paura di trovare il traffico dei pendolari che tornavano da Milano verso Varese, per di più in un giorno di sciopero dei treni...), e così anzichè tre quarti d'ora/un'ora ce ne abbiamo messe quasi due.
La preparazione specifica era stata quasi nulla e solo mercoledì e giovedì (due giorni prima!) avevo provato un po' di velocità, complice anche l'arrivo delle NewBalance RC152 che avevo ordinato su internet (ma di queste parlerò in un altro post); chiaramente sto parlando di 'velocità' in senso molto relativo: robetta intorno ai 4'00"/4'10" che per me rappresenta(va)no un vero limite.
Comunque, appena arrivato passo al banchetto delle iscrizioni e ritiro il mio bel pettorale numero 179.
Un rapido passaggio negli spogliatoi e sono subito pronto.. alla fine decido che per l'esordio devo indossare la canotta rossa dell'Happy Runner Club; per le scarpe lascio perdere per ora le RC152 e mi metto le ultra collaudate Skylon. Detto fatto e dopo aver sistemato mia moglie sulle tribunette dello stadio, mi vado a fare qualche km di riscaldamento, anche se la temperatura è ancora superiore ai 30° - e sono ormai le 8 meno un quarto.
Intorno alla partenza è -ovviamente - tutto un pullulare di atleti e non posso fare a meno di notare il famoso (per il suo blog) Marchino il runnerizzatore ed altre facce più o meno familiari che devo aver già visto in rete da qualche parte..
Neanche il tempo di accorgermene e mi trovo già con la partenza a meno di 10 minuti!! Devo recuperare la linea di partenza che - contrariamente a quanto pensavo - non è all'interno dello stadio, ma sul rettilineo opposto.
Solita ressa per riuscire a mantenere  una posizione sufficientemente avanzata ed ecco il via.
Parto. La ressa chiaramente aumenta e io evidentemente perdo completamente la cognizione dell'andatura.. mi trovo quasi trascinato, ma capisco già dai primi 2/300 metri che sono veramente troppo al di sopra delle mie possibilità. Guardo il Garmin: 3'25". Mi dico che sta sbagliando e che è assolutamente impossibile. Quando entriamo nello stadio per il primo giro, dopo neanche 700 metri, siamo già quasi tutti in fila indiana: segno che l'andatura è veramente veloce.
All'uscita dello stadio, il bip del Garmin mi avvisa che il primo km è andato: uno stellare 3'35"!!! E infatti ad occhio direi che sono tra i primi 30... Però non ho molto da congratularmi con me stesso: il fiato è veramente cortissimo ed anche i muscoli delle gambe li sento già piuttosto stanchi. Devo assolutamente rallentare e tutto sommato riesco abbastanza a limitare i danni: non supererò i 4'26" al km, ma devo dire che un paio di volte sono stato veramente vicino a gettare la spugna; e secondo me sta proprio qui l'utilità delle gare ai fini dell'allenamento: non fossi stato in gara, non c'avrei pensato un secondo a fermarmi o a rallentare moltissimo per riprendere fiato. La gara invece porta a stringere i denti ed a dare sempre il massimo.. l'unica cosa è che dovrei imparare a gestirmi un po' meglio senza spomparmi subito all'inizio. Il tempo finale non sarà comunque disprezzabile: 23'54" con una media di 4'08" a km. Questo risultato mi varrà però appena il 110° posto su 190... indice di un tasso qualitativo piuttosto elevato dei partecipanti. Cosa aggiungere? Che questa gara mi ha dato lo stimolo per cercare di migliorare i miei tempi; se ho fatto un km a 3'35" (cosa mai vista in allenamento e per me impensabile fino ad ora) vuol dire che posso cominciare a lavorare su questi valori e - soprattutto in vacanza - è quello che mi riprometto.
Poi ho scoperto che queste corse brevi, 5-7-10 km, mi piacciono molto, forse anche più delle distanze più lunghe.. mi piacerebbe fare degli allenamenti specifici al riguardo.
Intanto, neanche il tempo per asciugare il sudore che per venerdì prossimo (16 luglio) mi sono già iscritto ad un'altra gara. Ma di questo ne parlo nei prossimi giorni.


lunedì 21 giugno 2010

Novità, aggiornamenti e un bel lungo.


Eccomi qua, dopo più di un mese dall'ultimo post..
E non è un caso. Finalmente venerdì scorso ho avuto - tutti insieme - il risultato della TAC, il tanto agognato foglio giallo di idoneità all'attività agonistica e l'iscrizione FIDAL.
Direi quindi che tutto è bene ciò che finisce bene: sono stato controllato a dovere, anche se tutto l'iter ha richiesto anche più del mese che ipotizzavo nel post precedente.
Sabato quindi, un po' gasato da tutte queste novità che mi avevano ridato la voglia di correre, sono partito per il primo lungo da un bel po' di tempo a questa parte.
Le idee che mi frullavano in testa erano due: ero indeciso se puntare alle due ore o ai 20 km. Ho continuato ad essere indeciso per più di 10km, ma alla fine ho optato per le due ore: ero partito tranquillo, sui 5'10/5'20 con i battiti quasi sempre sotto i 150, ma mi preoccupava un po' il fatto che - nel 2010 - le uscite più lunghe che avevo fatto erano solo un paio di 15km a maggio ed anche la conformazione del tracciato - bello mossetto, con due/tre salitine niente male e delle belle discese spezza gambe - non mi lasciava proprio sereno.
Alla partenza - intorno alle 12:30 il tempo era pessimo, ma piuttosto caldo e la temperatura cominciava a farsi sentire con l'avanzare dei kilometri. Al giro di boa, a Carate Urio, ecco il colpo di scena: plink plink.. plink.. la pioggia.. prima timida poi decisa e battente.. un vero e proprio temporalone che mi ha accompagnato rinfrescandomi ben bene per tutti gli 11km del rientro.
All'arrivo il fiato era ancora ottimo e abbondante, la situazione fisica un po' meno: la zona lombare della schiena era dolente, così come le ginocchia, i polpacci e l'achilleo di sinistra che già intorno al 12/13mo km mi aveva lanciato alcuni avvertimenti che mi avevano allarmato non poco.
L'idea era poi di fare un 5-6 km in scioltezza il giorno successivo, così giusto per smaltire un po' di ruggine, ma purtroppo mi sono svegliato ed ho trovato una vera e propria bufera di acqua e vento che mi hanno fatto desistere. Vorrà dire che oggi mi farò i soliti 12.. :-)

giovedì 13 maggio 2010

The neverending story


Già.. la storia infinita. Sembra proprio il titolo più adatto a descrivere quello che mi sta capitando con questo maledetto certificato di idoneità agonistica. La settimana scorsa, come avevo anticipato sul blog, sono andato a fare la visita.. tutto bene, a parte una lieve ipertensione (di cui sono peraltro a conoscenza) che consiglia ulteriori esami: Ecocardiogramma, Elettrocardiogramma sotto sforzo e misurazione della PA sotto sforzo.
Così decido che è forse il caso di azzerare i caffè (erano 7-8 al giorno) e di rinunciare a tutte le varie caramelle alla liquirizia che mi accompagnano da quando ho smesso di fumare.
Dagli esami suppletivi non risulta comunque nulla di anormale e anche la pressione è nella norma (è molto divertente vedere l'ecografia del proprio cuore con le valvoline che fanno su e giù.. :-D ). Però - c'è sempre un però - risulta che ho un aorta di dimensioni un po' troppo sopra la media (3.8 cm) .. a sentire il medico, secondo lui è congenita e non dovrebbe essere nulla di patologico ma, così tanto per essere più sicuri, mi dice "facciamoci una bella TAC".
E facciamoci pure 'sta czzo di TAC.. e vediamo cos'altro uscirà fuori 'sta volta.
Intanto, tra una cosa e l'altra, tra la richiesta del certificato e quando (speriamo) mi verrà rilasciato, passerà un buon mesetto. Mi auguro solo di non dover ripetere la trafila ogni anno..
Nel frattempo continuo ad allenarmi, nonostante il tempo di cacca che imperversa un po' dappertutto, ma che qui in longobàrdia da il meglio di se.